Sono le 10 di un sabato sera, abbiamo amici a cena. I bambini, mal assimilato il divieto TV, stanno “lanciando bombe” di giocattoli per la casa.
Chi ha figli sa bene cosa intendo: disseminazione di pezzi nell’iperspazio senza che il capitano Kirk ne sappia qualcosa. A ben guardare non ogni pezzo ha un suo complementare, molti giochi sono mutilati, orfani di una battaglia allegra che si compie ad ogni rovesciamento dei contenitori. Rovesciamento che tanto più accade tanto più crea in me la voglia di denunciare per indebita appropriazione del mio tempo da genitore, il defunto Godtfred Kirk Christiansen (padre dei LEGO che conosciamo oggi) per aver omesso di inserire in ogni singola confezione della sua geniale invenzione, una SEMPLICE paletta per raccogliere rapidamente gli spargibilissimi “Automatic Binding Brick”.
I colori dei giocattoli sparsi sono infiniti, così come i tipi di materiale, morbidi, duri, lignei, plastici, metallici, tessuti. Un compendio di serendipità ludica farcito della miglior (o peggior) chimica industriale. Il made in china è il primordiale tatuaggio degli orsetti di pezza che spuntano dal cestone, mentre alcuni pezzi starebbero benissimo tra gli “oggetti misteriosi”della mitica trasmissione anni ’80 “Tandem”.
Plastica, sicurezza, salute, figli. Questa l’esatta sequenza di parole che gira nella mia testa a mezzanotte. Messi a nanna tutti, compresi amici ed orsetti, decido di fare ordine, un altro tipo di ordine, sull’idea di giocattolo sicuro, nella certezza che la probabilità con cui i giocattoli torneranno ogni volta nel loro contenitore senza rompersi è inversamente proporzionale all’espansione accelerata dell’universo.
Con rigore scientifico appuro che qualche giocattolo, solo dopo innumerevoli settimane ed un mio disperato tentativo di riparazione (rianimazione dell’orsetto), viene incredibilmente attratto in una altra dimensione: l’universo spazzatura.
Questa malaugurata evenienza, ha attratto l’attenzione dei Klingon, noti utilizzatori di rottami di giocattoli in battaglia che, per supplire a questo spreco, hanno deciso di propagare sul nostro pianeta il loro noto “dispositivo di occultamento“, di cui ogni bambino è abilissimo utilizzatore.
Per pura solidarietà genitoriale, ti segnalo che in “Klingoniano stretto” la frase che attiva tale dispositivo è la seguente
Ora che hai tutti gli strumenti “semiseri” per sopravvivere agli asteroidi di polimeri, qui sotto c’è un piccolo compendio, un po’ datato ma sempre attuale, dei principali punti, che a mio avviso sono da tenere in considerazione nella scelta di un giocattolo sicuro. Spero ti sia utile!
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